Anche i suoi successori, mons. Claudio Giuliodori, mons. Domenico Pompili e don Ivan Maffeis accompagnano con convinzione l’agenzia nella crescita.
Mai il Sir è stato un “organ house”, ha rappresentato sempre un’esperienza professionale innovativa, guidata dalla “libertà nell’appartenenza”, capace di tradurre “l’ecclesialese” con il linguaggio giornalistico perché, senza riduzioni e semplificazioni, si potesse trasmettere con compiutezza, fedeltà e anche simpatia il messaggio della Chiesa “ad intra” e “ad extra”.
Un esercizio che ancor oggi esige competenza professionale e sensibilità ecclesiale per liberare l’informazione religiosa dai rischi dell’autoreferenzialità, dell’incomprensibilità e dell’interpretazione riduttiva o strumentale.